Il tuo bambino è irrequieto, non dorme, piange spesso, si lamenta, il medico dopo un attenta visita ti comunica che sta bene, non vi è nulla è solo un momento.
Ma tu sei distrutta, non ne puoi più desideri trovare una soluzione, per questo ne parli con altre mamme, confrontandoti con loro e le loro esperienze. Cerchi supporto, consigli e perché no una soluzione che possa aiutare il tuo piccolo e di conseguenza anche per te ritrovare un po’ di calma dopo un periodo intenso che sembra non finire mai.
Le terapie più conosciute e scelte sono la cromoterapia, l’omeopatia, l’osteopatia e la terapia cranio sacrale.
Con questo testo provo a spiegare in cosa consistono le varie terapie. Lo scopo è facilitarti la scelta e darti consapevolezza nel percorso che decidi di intraprendere.
Scrivo percorso, poiché è un processo che deve avvenire, a volte può bastare 1 seduta ma è bene sapere che non è per tutti così.
Anche se, a prescindere da come agisce una terapia, in un momento difficile, l’unico desiderio è che la terapia scelta risolva il tuo attuale problema “al primo tocco”.
Cromoterapia
Ovvero “L’uso del colore per il proprio benessere”.
Siamo immersi nei colori dalla nascita sino alla morte. I nostri abiti sono colorati, i cibi sono colorati, gli ambienti sono colorati e per finire senza dimenticare i colori della natura.
I colori ci influenzano ogni giorno, influenzano i nostri sensi. Per tutta la vita usiamo i colori per descrivere situazioni ed emozioni, ad esempio: un paesaggio grigio, una persona solare, oppure in un momento di rabbia l’espressione è “sono verde dalla rabbia”.
Con i colori comunichiamo agli altri il nostro stato d’animo, dalla scelta dei colori del nostro abbigliamento e come scritto prima dalle espressioni verbali.
Allo stesso tempo i colori dell’ambiente circostante influenzano il nostro umore. Le giornate grigie, cupe, possono darci un senso di nostalgia. Il verde e i colori dei fiori in primavera ci ricaricano grazie all’energia dei colori e della stagione abbiamo voglia di uscire stare all’aperto.
…Viviamo in un mondo di colori.
La terapia dei colori o cromoterapia sfrutta l’energia dei colori poiché hanno un effetto sulla nostra mente e sul corpo. È un antica saggezza risalente all’Antico Egitto.
Successivamente anche i Greci associavano i colori agli elementi fondamentali: aria, acqua, terra, fuoco ed erano ricollegati agli umori delle persone. Mentre in India la medicina Ayurvedica ha sempre ritenuto che i colori influenzassero l’equilibrio dei chakra.
Era una terapia che non possedeva riscontri scientifici per questo fu declassata, sino alle prime testimonianze moderne rese note con le prime pubblicazioni nel 1871 e successivamente con il premio Nobel assegnato nel 1903 a Niels Finsen, medico, per la sua scoperta sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.
Ancora oggi nella pratica moderna della cromoterapia come nelle antiche saggezze i colori sono associati ad alcune proprietà particolari.
Secondo i fondamentali della cromoterapia i colori possono essere assorbiti dal nostro corpo tramite le onde elettromagnetiche dei colori che entrano in profondità nel nostro organismo allo scopo di riportare un equilibrio elettro-chimico per un benessere psico-fisico della persona.
Malgrado per alcune persone vi sia un beneficio da questa terapia, la comunità scientifica per la mancanza di dati scientifici ancora oggi la considera una pseudoscienza.
Nonostante ciò, se può portare beneficio ad una persona e ti affascina il mondo dei colori è una terapia da provare.
L’Omeopatia
È tra le medicine non convenzionali più conosciute, è una pratica basata sui principi formulati dal medico tedesco Samuel Hanemann nella prima metà del XVX secolo.
Non soddisfatto dei farmaci dell’epoca, somministrò ad una persona sana il chinino che cura la febbre in un soggetto ammalato, in lui però provocò le apparenze della febbre.
Da qui nasce la legge della similitudine “per curare una malattia bisogna somministrare al malato una sostanza in grado, se assorbita da un soggetto sano , di provocare in quest’ultimo gli stessi sintomi della malattia.”
Hanemann non si soffermò unicamente al principio della similitudine ma per accrescere il potere terapeutico stabilì anche il principio delle diluizioni infinitesimali.
L’omeopatia propone una cura che riguarda la totalità della persona, quindi non solo dalla malattia del momento, bensì considera la persona sin dalla sua nascita e gli eventi della sua vita. Viene prescritta una sostanza, un preparato basandosi dall’insieme dei segni clinici, che forniscono al medico omeopata un quadro di patologie. Ovvero la Patogenesia, il repertorio delle sensazioni e dei disturbi fisici e mentali.
Ad ogni rimedio corrisponde un quadro ovvero una personalità completa e quindi non solo della malattia presente al momento.
Anche con l’omeopatia ci vuole pazienza e tempo, il medico omeopata ti spiegherà il percorso, a volte può durare sino ad un anno.
L’osteopatia
Da ostéon = osseo e pàthos = sofferenza.
Il termine coniato dal chirurgo americano Andrew Taylor Still alla fine del XVX il quale scoprì le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute. Elaborò questo concetto dopo anni di studio e sperimentazioni a seguito della morte di meningite dei 3 figli.
L’osteopatia tratta principalmente problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrico a cui si possono associare delle alterazioni funzionali degli organi, visceri e del sistema cranio sacrale.
Nell’osteopatia vi è una visione olistica dell’individuo, avviene mediante un approccio strutturale, con applicazione di “manovre” che agiscono:
sulle articolazioni e sui muscoli, un approccio fasciale per il rilascio dei tessuti miofasciali; un approccio viscerale per ristabilire la mobilità e la motilità di un organo e l’approccio craniale con un azione a livello osseo, meningeo e del liquor cefalorachidiano.
La cadenza degli incontri vengono stabiliti dal terapista.
Aggiungo il massaggio infantile
Per scelta nelle prime righe non l’ho citato. Poiché non è una terapia bensì e un modo con cui stare, relazionare con il proprio bambino.
A differenza delle terapie descritte prima, questa tecnica ha riscontri medici-scientifici. Infatti nei portali dedicati alle pubblicazioni delle ricerche scientifiche vengono riportati gli studi effettuati e i benefici riscontrati.
Il massaggio infantile è lo starter del Metodo Armony, lo unisco e lo metto in sinergia con la terapia cranio sacrale e terapia manuale osteopatica.
Perché è lo starter:
Un parto lungo, difficile, l’utilizzo di strumenti esercitano forze di compressione sul neonato.
Anche se il neonato ha tutto il tuo potenziale vitale per riprendersi da solo dall’impegno della nascita, in alcune circostanze può non essere sufficiente.
Lo sviluppo psicomotorio del bambino avviene su schemi preesistenti, se fin dall’inizio questi schemi sono condizionati da tensioni lo sviluppo può non essere armonioso.
Per questo ritengo importante equilibrare tutti i tessuti del corpo da tensioni e compressioni. Con lo scopo di ridare un equilibrio del tono muscolare e delle catene muscolari che assicurano una sensibilità motoria equilibrata, armoniosa e fisiologica.
Un neonato che vive queste tensioni le manifesta con irrequietezza, iperattività non patologica, malessere, pianto, difficoltà con il sonno.
Cos’è la catena muscolare?
Il corpo umano si muove sulle catene muscolari premettendone il movimento e l’organizzazione statica ( lo stare in piedi).
I movimenti del neonato sono involontari, presenta la posizione fetale, è arrotolato, in termini tecnici è arrotolato in catena di flessione.
Attorno al sesto settimo mese l’equilibrio della catena di flessione (muscoli posti anteriormente nel suo corpo) ed della catena di estensione (muscoli posti posteriormente nel suo corpo) permetterà al bambino lo stare seduto.
Quando queste catene sono ben equilibrate il bambino può effettuare movimenti di torsione e rotazione.
Verso il decimo mese lo schema della parte superiore del corpo è acquisita e può iniziare a gattonare.
Questo gli permette di organizzare, integrare, programmare le catene di chiusura e apertura portandole ad un equilibrio necessario per il passaggio dalla quadrupedia alla bipedia (stare sui due piedi).
È fondamentale che tutte le strutture tissutali del bambino siano prive di tensioni funzionali, siano libere e rilasciate permettendo la maturazione neuro muscolare.
Ogni tensione è vissuta come disagio.
Il bambino può essere per questo agitato o nervoso, oppure si può notare come il bambino si arrotoli attorno alla zona di tensione prediligendo una posizione. Un po’ come noi adulti quando abbiamo un dolore muscolare, esempio “torcicollo” ci “pieghiamo” dalla parte della muscolatura contratta.
Oltre a liberare il corpo da possibili tensioni, il tocco è il primo canale di comunicazione utilizzato dal neonato per questo ritengo fondamentale coinvolgere i genitori in questo passaggio
Delegando a loro questa fase di rilascio dei tessuti che si ricerca anche con la terapia cranio sacrale e terapia manuale osteopatica. Insegnando ai genitori questo strumento, oltre che ad offrire benefici fisici, è possibile intensificare il rapporto, il legame con il proprio piccolo.
La relazione affettiva con i propri genitori gioca un ruolo capitale per lo sviluppo del bambino che deve essere abbinata ad un’ambiente favorevole al suo sviluppo privo di ogni insicurezza e di ogni ostilità.
Con il massaggio infantile oltre ad allentare, liberare le catene muscolari, vengono “stimolati” i recettori posizionati sui muscoli, tendini, articolazioni. Tutti i recettori hanno un ruolo importante nel mantenimento della postura, controllano la posizione degli arti, del corpo e della testa collaborano con i barorecettori della pelle e i recettori di occhi e orecchie.
Grazie al massaggio infantile, si ottiene il miglioramento del benessere fisico del bambino agendo favorevolmente sulla sua psicologia.
Potrai accompagnare il tuo bambino sino all’adolescenza con il massaggio, vi permetterà di mantenere un legame speciale, intenso e allo stesso tempo concedervi un momento di relax.
Se non sai come massaggiare il tuo bambino puoi scaricare l’ebook gratuito in cui trovi la sequenza per l’addome. Basta inserire la mail nel form che trovi in altro a destra.
Se desideri maggiori informazioni oppure desideri iniziare con il Metodo Armony contattami
allo 079 890 89 88
oppure compila il modulo di contatto.
A presto,
Michela