Il bambino scopre il suo corpo gradualmente. Alla nascita non fa distinzione di sé e del mondo che lo circonda, non conosce i propri confini, il proprio spazio.
Lo schema corporeo si costruisce nel tempo attraverso le esperienze sensoriali.
Ma perché se cammina scalzo è più intelligente?
I piedi del neonato hanno una sensibilità tattile esterocettiva1 molto più fine rispetto alla mano. Infatti il bambino inizia l’esplorazione e la conoscenza di sé partendo dalla manina, muovendola, portandola davanti agli occhi, la porta alla bocca.
Dopo i 8-9 mesi il piede perde la sensibilità esterocettiva e sviluppa quella propriocettiva, sensibilità molto più profonda che invia importanti messaggi al sistema nervoso centrale.
Con i piedini nudi il bambino esplora la superficie del pavimento, oltre ad inviargli una serie di informazioni riguardo il pavimento o suolo su cui si sta muovendo, riceve una serie informazioni anche su di sé, del suo piede, del suo corpo.
La propriocezione è la percezione del proprio corpo nello spazio.
Permette la gestione “automatica” del corpo grazie ad una serie di recettori responsabili della codifica degli stimoli ricevuti: controlla la posizione delle articolazioni, la tensione dei muscoli, della forza da attuare per effettuare un determinato movimento grande o piccolo che sia.
Quando passerà alla posizione bipede, le informazioni inviate dalla pianta del piede al sistema nervoso centrale (cervello) gli permetteranno la coordinazione del movimento e dell’equilibrio.
Per la maturazione delle abilità motorie sono necessarie: lo sviluppo della coordinazione mano occhio, l’acquisizione di informazioni tattili e PROPRIOCETTIVE.
I motivi per cui non deve saltare la fase del gattonamento è legata all’acquisizione della coordinazione mano occhio, importante per la scrittura, l’orecchio grazie al movimento della testa sperimenta la tridimensionalità del suono e la stereofonia2, lo sviluppo della popriocezione per comprendere la posizione del suo corpo nello spazio.
Le informazioni propriocettive avvengono sia per via conscia che inconscia.
La parte conscia invia informazioni che saranno elaborate dalla corteccia sensitiva della zona parietale, mentre la propriocezione inconscia collabora con il cervelletto, responsabile del controllo del movimento del corpo, dove arrivano anche altre informazioni per il controllo dell’equilibrio e del mantenimento della postura.
Il compito del cervelletto è di conoscere la posizione di ogni parte del corpo, così come la direzione e la velocità di movimento.
Per cui mettere delle scarpine al bambino che ancora non cammina oppure costringere il più grande a portare sempre le scarpe anche in casa o all’aria aperta, lo priva delle esperienze sensoriali tattili, della percezione del movimento del piede sul suolo, quindi di tutte quelle informazioni fondamentali per acquisire conoscenza di sé, delle informazioni necessarie per lo sviluppo e l’acquisizione dello schema corporeo.
Più il sistema nervoso è stimolato maggiore sarà la mielinizzazione3 e il suo sviluppo, sia che si tratti di un neonato o di un bambino più grande.
Per alcuni la stimolazione tattile del piede può risultare “fastidiosa”, può dare solletico. Per i bambini con una iper sensibilità tattile camminare a piedi scalzi su terreni come l’erba, la sabbia, può essere un esperienza non piacevole.
Come fare?
Accogliere il suo disagio, ma allo stesso tempo stimolarlo, incoraggiarlo per affrontare e rendere più tollerabile questo tipo di stimolazione.
Tra i molti benefici il massaggio favorisce la stimolazione e aumenta il processo della mielinizzazione del sistema nervoso.
È un invito a massaggiare il tuo bambino 😉
Se è sensibile al tocco, soffre il solletico, modula la proposta adeguando alla sua esigenza la pressione delle tue mani, nel tempo migliorerà notevolmente la gestione di questo stimolo.
Secondo la psicologia per interagire con il mondo circostante, conoscerlo e quindi raggiungere la cognizione quella che comunemente chiamiamo intelligenza la prima tappa è lo sviluppo della motricità attraverso le sensazioni tattili.
Camminare scalzi fa bene alla salute e anche al cervello.
Michela
Fonte per l’articolo barefoot children equal to more intelligent children
1 raccoglie stimoli provenienti dall’esterno e comprende la sensibilità tattile, termica e dolorifica.
2 potere localizzatore dell’udito, cioè la capacità, dovuta all’ascolto biauricolare, di determinare la direzione di provenienza di un suono.
3 la formazione della guaina che ricopre gli assoni responsabili della trasmissione delle informazioni per via nervosa si dal sistema nevoso centrale verso il sistema nervoso periferico e viceversa.